Veduta verso Bagnara                            Veduta aerea

La località Bagnara di Quinto vista dal piazzale dell’oratorio

…  Se ci sei già stato, ti viene il desiderio di tornare

         … se non ci sei ancora stato, ti viene voglia di venirci  ...

La struttura dell’oratorio

 

 

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Casella di testo: ORATORIO  di  S. ERASMO in QUINTO

 

“La casa  costruita sopra la roccia”

 

Attingendo alla tradizione marinara di Quinto, S. Erasmo può essere considerata una delle “… chiese di Liguria, come navi pronte ad essere varate …” di Cardarelli, così vicina al mare da far pensare che quando si infuria nelle libecciate, potrebbe portarsi via questa barchetta, per farle  fare un viaggio a ritroso rispetto a quello che fece S. Erasmo, come si vede nell’affresco sul portale che è anche il suo unico ornamento esteriore. Un viaggio verso la Fede, comunque.

 

Anche quando ci si trova all’interno di essa, che si sia in preghiera nella solitudine o durante una sacra funzione, la natura sembra entrare per fare omaggio con noi a Lui, reso intuibile nel lumicino rosso sull’altare. La voce del mare entra anche lì,  nel salino dello scirocco che impregna le mura, nella furia del libeccio, nella sferza della tramontana, nella violenza della pioggia scrosciante.  Allora la chiesa geme e scricchiola come una nave, ma l’anima percepisce la sua solidità di “ casa costruita sopra la roccia”. Nelle belle giornate, si sente il sussurro della risacca contro gli scogli e il canto di qualche uccello, lo stridio di un gabbiano, del quale si intravede la sagoma in volo al di là delle vetrate, attraverso le quali si diffonde un chiarore che lascia in ombra l’unica, piccola navata ma illumina con delicatezza nell’ abside l’ altare, dov’ é il Centro di tutto.

Per quanto riguarda i suoi fedeli, è vero che S.Erasmo è frequentata prevalentemente da anziani, essendo lasciate alla Parrocchia di San Pietro le attività per i giovani, ma la presenza principale e che non viene mai meno è quella di una  giovane Fanciulla  bellissima, con un sorriso infinitamente dolce e il suo Bimbo, come un virgulto che le cresce accanto, impugnando nella manina un ramo di ulivo. E’ la Madonna della pace, che scioglie il suo manto azzurro dal celeste del cielo fino a fondersi col blu del mare, per accogliere sotto la sua protezione un minuscolo dado in muratura, col campanile e le vetrate illuminate. Forse ispirati da Lei, i fedeli pregano molto spesso, nelle preghiere libere dopo l’omelia (un’abitudine felice inaugurata da Don Giuseppe e sempre e ancora conservata), per tutta la gioventù che avanza in un mondo irrequieto, preda di troppi venti contrari, incerta nel proprio cammino, sedotta da troppe cose mondane che la allontanano dalla Verità unica. Così, una Confraternita nata per ricordare i Defunti (Mortis et Orationis) , prega oggi  intensamente anche per i vivi, per gli uomini del presente e del futuro, con la consapevolezza di essere vicini alla verità che può dare solo l’esperienza dell’età.

 

Affidiamo a S. Erasmo, e a Dio!, la nostra fragile navicella, costruita però sullo scoglio.

può essere  così …                             o  ...  così ….                               o … così ...

Grazie per questa foto.  Ma come hai fatto a mettere la nuvoletta al posto giusto al momento giusto?